L'oro delle mafie
Fiumi di denaro, ville e terreni, titoli di Stato, pacchetti azionari, obbligazioni, criptovalute, oro, diamanti, uranio. Ricchezze faraoniche sequestrate ogni giorno alle mafie che troppo spesso rimangono incagliate nelle reti di uno Stato incapace di amministrarle.
L’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, l’organismo che si occupa della gestione dei beni immobili e delle aziende sottoposte a sequestro e confisca, risulta infatti inefficiente. Così molto di quanto recuperato torna in mano alla criminalità: una marea di soldi che se ben gestiti potrebbero risanare i conti del Paese.
In questo libro vi spieghiamo come.
«Colpire la mafia nel più profondo del suo orgoglio, nella “roba”, negli averi, nei possedimenti agricoli, nelle sue imprese per scardinarne il controllo nei territori dove si è infiltrata, per togliergli la ricchezza con cui oliare i meccanismi politici di tutta l’Italia, nessuna regione esclusa, nessuna carica politica esclusa.»
Pio La Torre
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