I documenti della Falange Armata

La decodifica dei misteri italiani

Oltre mille comunicati, un rompicapo su cui nessuno si era mai cimentato. Sono stati trasmessi dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri alla Commissione Stragi passando inosservati. Sembrano un delirio di cui è impossibile cogliere il senso. E, invece, trovata la chiave di lettura e decodificati certi termini, tutto diventa chiaro. Raccontano un lungo viaggio: dall’esecuzione dell’educatore carcerario Umberto Mormile (11 aprile 1990) alla fine della Prima Repubblica nel 1994. In mezzo i delitti della Uno Bianca, le stragi in Sicilia e in continente, una serie di attentati con valore simbolico, ma anche l’omicidio di personaggi importanti e di persone comuni che, mai, avevano pensato che il terrorismo potesse occuparsi di loro. I comunicati non si limitano a rivendicare le azioni e, spesso, ad annunciarle, ma, sempre, ne spiegano il significato politico all’interno di un lucido progetto eversivo; preconizzano gli effetti che avranno sull’amministrazione giudiziaria, sulle investigazioni, sulle istituzioni e, talvolta, anche sui processi in corso. Chi è l’autore di questi comunicati? C’è un nome: Falange Armata, una torbida alleanza tra forze diverse, che ha scritto la fine della prima Repubblica. Con una beffa finale: ogni comunicato a piè di pagina porta la dicitura Senato della Repubblica – Archivio Storico. Un indizio sul rapporto fra gli apparati e le formazioni terroristiche che la lettura dei comunicati trasforma in una certezza con cui il Paese non ha ancora fatto i conti.

I comunicati della Falange Armata non sono né cento, né mille, né diecimila, ma, nonostante tanta varietà linguistica, culturale e ideologica, sono un corpo unico.

Non si può capire un comunicato, senza averlo contestualizzato con quelli che lo precedono e con quelli che lo seguono. Messi insieme riscrivono un pezzo di storia del nostro Paese.

Dal 25 febbraio in libreria

Prezzo:

18.00

Pagine: 496

Anno di Uscita: 2025

“I documenti della falange armata. La decodifica dei misteri italiani”, in uscita oggi 25 febbraio il nuovo titolo edito Paper First

Da Il Fatto Quotidiano 25/02/2025 Di Redazione

Come la Falange Armata trafficò su stragi e potere

Da Il Fatto Quotidiano 25/02/2025 Di Giovanni Spinosa e Giorgio Mezzetti

I documenti della falange armata – recensione di Archivio storico

Da archiviostorico.info 17/03/2025 Di Redazione

Giovanni Spinosa

Giovanni Spinosa in magistratura dal 1981, è stato pretore mandamentale, giudice istruttore e componente della Direzione distrettuale antimafia a Bologna, presidente della sezione penale del Tribunale di Paola, presidente dei tribunali di Teramo e Ancona, dove nel 2021 ha terminato la sua carriera. Ha condotto inchieste su: anonima sequestri sarda; criminalità organizzata; infiltrazioni mafiose a Bologna e in Romagna; doping nello sport e revoca della scorta a Marco Biagi, assassinato nel 2002 dalle Brigate Rosse. È stato titolare delle indagini sui crimini della Uno Bianca, consumati in Emilia-Romagna tra il 1987 e il 1994, caso al quale ha dedicato, nel 2012, il saggio L’Italia della Uno Bianca (Chiarelettere). È inoltre coautore del libro La Repubblica delle stragi a cura di Salvatore Borsellino (PaperFirst 2018).

Giorgio Mezzetti

Giorgio Mezzetti da oltre vent’anni è consulente dell’Autorità Giudiziaria. Ha collaborato con più di cinquanta uffici giudiziari di tutto il Paese, da Palermo a Bolzano e con i Monopoli di Stato. Si è occupato di criminalità organizzata e terrorismo, anche in vicende di particolare rilievo giudiziario, come il caso Black Slot e le indagini sulle Nuove Brigate Rosse.